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Ho sempre pensato che i testi delle canzoni di Paolo Conte derivassero direttamente da un’intuizione musicale. Come dire che prima esiste il suono, la composizione, che esprime un ambiente, una storia, un’epoca e che poi si riveste di parole le quali fanno vivere, come sulla scena, quei luoghi e quelle situazioni, prelevate direttamente dalla memoria o invece frutto della fantasia e del sogno. Manuela Furnari lo conferma nel suo libro: continua a leggere

Maurizio Cucchi

11 aprile 2009

http://www.lastampa.it/2009/04/01/cultura/paolo-conte-XXdKQwzL0MdtA2sjQRwpbK/premium.html